ILLECITI BANCARI

Informativa rivolta a tutti i soggetti titolari di un conto corrente. Tutte le banche applicano delle metodologie per ottenere sempre più soldi dai propri correntisti, anche se non dovuti per legge. Alcune di queste forme si chiamano anatocismo, usura e interessi ultralegali. Chiunque sia in possesso di idonea documentazione e riesca a dimostrare che ha corrisposto degli interessi superiori a quanto dovuto per legge può richiedere al proprio istituto di credito il rimborso di quanto indebitamente pagato. Di seguito viene indicata breve spiegazione. L’anatocismo è un metodo di calcolo degli interessi utilizzato frequentemente dalle banche per ottenere ulteriori soldi dai propri clienti e, la maggior parte delle volte, senza che gli stessi clienti ne siano idoneamente informati. L’anatocismo altro non è che l’applicazione di ulteriori interessi su interessi già scaduti, ossia consiste nella capitalizzazione periodica degli interessi dovuti per un determinato capitale. Fino ad alcuni anni fa (1999) la giurisprudenza riteneva legittima l’applicazione di interessi anatocistici ma poi l’orientamento è cambiato. Nel 1999, infatti, la Corte di Cassazione si è pronunciata con 3 sentenze contro detti interessi dichiarandoli illegittimi (Corte Cass. Sez. I n. 2374 del 16/3/99; Corte Cass. Sez. III n. 3096 del 30/3/99; Corte Cass. Sez. I n. 12507 dell’11/11/99). Vi sono state sentenze mediante le quali le banche sono state condannate a restituire le somme oggetto di anatocismo e hanno dovuto rimborsare somme notevoli, anche di svariate decine di migliaia di euro. Spesso oltre ad interessi anatocistici le banche applicavano anche interessi usurari o extralegali e se non erano previsti dal contratto non dovevano essere pagati. L’art. 1815 c.c. asserisce che qualora siano applicati interessi usurari gli stessi devono considerarsi non dovuti e la clausola che li prevede è nulla. Pertanto non sarà dovuto alcun interesse. Ne deriva che se siete titolari di uno scoperto su conto corrente si renderà necessario controllate sempre l'estratto conto ogni trimestre al fine di verificare se la banca abbia applicato il tasso concordato oppure abbia applicato diverso tasso d’interesse. Qualora un soggetto riscontri divergenze tra il tasso d’interesse pattuito e quello applicato potrà impugnare l’applicazione dell’aumento di interessi imposto dalla banca e richiedere il rimborso di quanto indebitamente pagato. I c.d. interessi ultralegali, infine, devono essere pattuiti con atto scritto e tale forma scritta è richiesta ad substantiam, ossia è assolutamente necessaria al fine di dare valore all’accordo. In difetto, sono dovuti alla banca gli interessi legali o, naturalmente, quelli pattuiti in misura inferiore ed è possibile richiedere alla banca quanto indebitamente percepito. La presente informativa ha valenza generale ma risulterà maggiormente utile a società e imprese che per le proprie attività hanno frequentemente utilizzato in passato il c.d. fido o scoperto su conto corrente. Per ogni ulteriore informazione: Avv. Roberto Righi Tel.: 347.4445105 studiolegalerighi@alice.it