RISARCIMENTO PER RITARDO NELLA CONSEGNA


Fino a poco tempo fa l’Amministrazione pubblica e le Poste, forti dell’articolo 6 del D.P.R. n. 156/73, non incontravano nessuna responsabilità qualora le consegna di pacchi postali fosse avvenuta con ritardo, mediante il servizio postacelere.
Ora, grazie alla sentenza della Corte Costituzionale, n. 46/2011, questo privilegio è terminato e le Poste sono responsabili per il ritardo nella consegna dei pacchi e lettere.
La Corte è arrivata a questa decisione dovendo decidere circa il seguente caso: una ditta si era affidata al servizio postacelere per la consegna di un pacco. Il plico conteneva importanti documenti necessari per partecipare ad una gara d’appalto.
Il plico interessato, per errore, finiva in una zona completamente estranea alla destinazione prefissata dalla ditta mittente. Le Poste, in forza del menzionato articolo, rimborsavano solamente il prezzo della spedizione, pari a pochi euro.
La ditta presentava ricorso e il giudice delle leggi considerando la normativa suindicata iniqua, sentenziava che "la legge 156/73 determina in favore del gestore un ingiustificato privilegio, svincolato da qualsiasi esigenza connessa con le caratteristiche del servizio, senza dunque realizzare alcun ragionevole equilibrio tra le esigenze del gestore e quelle degli utenti del servizio, equilibrio che, secondo la costante giurisprudenza di questa Corte, il legislatore avrebbe invece dovuto realizzare, essendo venuta meno la concezione puramente amministrativa del servizio postale, e quindi 'la possibilità di collegare tali limitazioni di responsabilità alla necessità di garantire la discrezionalità dell’Amministrazione”.

Per ulteriori chiarimenti:
Avv. Roberto Righi
Piazza Agide Fava n. 5 - Pesaro
Tel.: 347.4445105

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